Carenza di vitamine

Avitaminosi

L’avitaminosi indica letteralmente assenza di sostanze vitali, da “vita” e dal prefisso “a” che in greco indica assenza. Le vitamine furono scoperte all’inizio del XX secolo. Si pensò a molecole di natura non precisata per le quali era impossibile partecipare dei processi vitali. Oggi è conosciuta la struttura di tutte le vitamine ed è possibile anche sintetizzarle. Le vitamine peraltro non sono più considerate come le sole sostanze di vitale importanza per l’uomo. Di grande importanza – forse di ancora maggiore importanza – sono gli aminoacidi, le proteine e gli enzimi. Esistono solo dodici tipi di vitamine, laddove più di diecimila proteine ed enzimi sono necessari per l’organismo umano.Avitaminosi, carenza di vitamine

Gli enzimi catalizzano i complessi processi chimici che si svolgono all’interno delle cellule e dei tessuti. La mancanza di un solo enzima può dar luogo a gravi alterazioni, così che gli enzimi hanno assunto quella posizione di preminenza e di importanza per i processi vitali che precedentemente era stata attribuita proprio alle vitamine. Sebbene queste siano certamente indispensabili per la vita, esse non sono più necessarie che un certo numero di altre molecole. Una carenza prolungata di vitamine può dar luogo a determinate sindromi da deficienza o a malattie che possono anche risultare fatali. Il fabbisogno giornaliero della maggior parte delle vitamine è minimo ed è ampiamente fornito dagli alimenti, sia vegetali che animali. Tuttavia, nel corso dei secoli, diverse centinaia di migliaia di individui sono morti di avitaminosi.

Carenza vitamina B1
Carenza vitamina B2
Carenza vitamina B6
Carenza vitamina B12
Acido nicotinico

Studi condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno dimostrato che la carenza di vitamine A e B provoca ancora molte vittime, soprattutto in Africa e in Asia. Il termine avitaminosi viene quindi applicato a uno stato di carenza tale da permettere l’insorgenza della malattia. Se la sintomatologia non è grave, si usa il termine di ipovitaminosi. Questi stati non sono sempre dovuto a malnutrizione, ma possono essere provocati da cattiva digestione e da scarso assorbimento da parte degli intestini, con il risultato che le vitamine contenute negli alimenti non vengono assunte. Questa dizione viene indicata come avitaminosi secondaria. Un eccesso di vitamine (ipervitaminosi), ad esempio di vitamina D, può anche far insorgere sintomi patologici. La nomenclatura delle vitamine è piuttosto complessa; vengono indicate con le lettere dell’alfabeto, A, B, C, D, ecc., o mediante i nomi chimici relativi, quali tocoferolo, naftichione, riboflavina, cobalamina e così via. A volte posseggono nomi che sono in relazione con la malattia causata dalla loro carenza, o che sono capaci di prevenire: ad esempio, le vitamine della coagulazione del sangue, le vitamine antisterilità, e le vitamine antipellagrose.

Riferendosi alla solubilità, si possono distinguere due tipi di vitamine: quelle solubili nei grassi (A, D, E, K, e altre) e quelle solubili in acqua (B, C). Le vitamine A e D sono indispensabili sia per gli uomini che per gli animali, mentre le altre sono ugualmente indispensabili per animali e piante. La carenza di vitamine causa specifici sintomi patologici.

In molte regioni del globo la carenza vitaminica si verifica ancora su larga scala, in seguito ad una alimentazione inadeguata o insufficiente. Molto diffusa in tutto il mondo è la mancanza di vitamina A, in particolare nell’Asia sud-orientale, e nelle aree colpite è la causa maggiore di cecità. Al secondo posto delle carenze vitaminiche si situa quella di vitamina B.

Carenza di vitamina B1

Nei paesi sviluppati un bambino di quattro mesi apparentemente sano può in alcuni casi mettersi a urlare con il corpo rigido, l’addome indurito, il viso bianco e livido e con difficoltà respiratorie. Tale stato può durare da mezz’ora a un’ora e rimette spontaneamente. In certi casi le crisi si susseguono con frequenza crescente, fino a quando sopravviene la morte. La terapia per questo evento morboso è semplice: alcune iniezioni di vitamina B1 e quantità sufficienti di questa vitamina negli alimenti riporteranno il bambino a uno sviluppo normale. Questa sindrome, chiamata beri-beri (parola singalese che significa “io non posso”, con riferimento alla debolezza muscolare), è frequentemente riscontrabile in quei paesi dove si consumano quantità troppo limitate di frumento, latte, carne e uova (cioè prodotti tutti ricchi di vitamina B1), mentre l’alimentazione consiste soprattutto di riso. La malattia può presentarsi sia nella forma di beri-beri secco, accompagnato da dimagrimento, sia nella forma di beri-beri umido, che comporta un accumulo di fluido.
La vitamina B1 è essenziale per il metabolismo degli zuccheri e anche essenziale per la formazione dell’acetilcolina, responsabile della trasmissione degli impulsi alla muscolatura striata. Se tale trasmissione viene disturbata può insorgere paralisi. In stadi più avanzati degenera la funzionalità dei nervi volontari del sensorio e della motilità (polineurite o polineuropatia) con a volte alterazione e difetto funzionale dei nervi sensitivi.

Carenza di vitamina B2

Questa vitamina chiamata anche enzima respiratorio, è coinvolta in numerosi processi metabolici all’interno delle cellule dell’organismo. Essa svolge un ruolo nel trasporto delle molecole di idrogeno libero (idrogenioni), nel metabolismo degli aminoacidi e degli zuccheri, e nella conversione degli aminoacidi e zuccheri in acidi grassi. La vitamina B2 è abbondante negli alimenti e i sintomi da carenza sono meno pronunciati che nel caso di carenza di vitamina B1.

Il sistema nervoso non ne è colpito, come nel caso di carenza di vitamina B1, mentre è soprattutto la pelle a presentare delle alterazioni. Intorno al naso e alla bocca la pelle può screpolarsi e arrossarsi per la formazione di piccole fessure che hanno la tendenza a diventare purulente. Le labbra possono presentare un aspetto arrossato e gonfio e la superficie mucosa può essere screpolata. Anche la lingua può infiammarsi e arrossarsi fino ad assumere un colore porpora.

Carenza di vitamina B6

Come la vitamina B2, questa vitamina svolge un ruolo essenziale nel metabolismo cellulare. Essa contribuisce grandemente alla conversione degli zuccheri, degli aminoacidi e dei grassi. Le sindromi di carenza si possono osservare solo in condizioni estreme, e possono andare dall’anemia alla crescita ritardata, dalla mancanza di appetito alle alterazioni della pelle. Ben conosciuto è un effetto collaterale a livello del sistema nervoso, che provoca spasmi e anche sintomatologia da paralisi. In una società moderna, altamente organizzata, ci si può sorprendere di incontrare ancora malattie dovute alla carenza vitaminica. Così, bambini degli Stati Uniti nutriti con un prodotto derivato dal latte e privato, a causa di un determinato metodo di pastorizzazione della vitamina B6, possono andare incontro a crisi spastiche.

Carenza di vitamina B12

La causa della sindrome da carenza di questa vitamina non è la cattiva alimentazione, ma piuttosto un difetto del tratto gastrointestinale, in seguito al quale la vitamina B12 non viene assorbita. Nei maschi e nelle femmine adulti può verificarsi una forma mortale di anemia, l’anemia perniciosa. La vitamina B12 contenuta negli alimenti deve formare un complesso con il cosiddetto fattore intrinseco a livello della mucosa gastrica, allo scopo di essere assunta dalla circolazione.

carenza vitamina b12
Nella carenza da vitamina B12 si verifica una grave forma di anemia, per cui la lingua assume un aspetto liscio e atrofizzato.

Nelle malattie che colpiscono la mucosa gastrica, soprattutto in caso di un suo deterioramento, possono manifestarsi gravi carenze di vitamina B12. Dal momento che la vitamina è essenziale per la produzione dei globuli rossi, ciò può dar luogo va una grave forma di anemia. Le conseguenze collaterali possono essere ancora più gravi, soprattutto nel caso di deterioramento e di alterazioni a livello del sistema nervoso centrale. Ben conosciuta è la degenerazione di un certo numero di vie nervoso nel midollo spinale, con conseguente paresi e difettosa coordinazione motoria. A meno che non venga applicato un trattamento efficace, in alcuni mesi il paziente può diventare invalido.

Un’altra vitamina, l’acido folico, è apparentemente correlato alla vitamina B12. La carenza di acido folico provoca anemia megaloblastica, a causa della quale si formano globuli rossi anormali. La correlazione tra acido folico e vitamina B12 non è ancora chiara del tutto; si è tuttavia potuto stabilire che nei bambini e nelle donne gravide (ma anche nella sprue non tropicale, una malattia intestinale) l’anemia può essere curata mediante somministrazione sia di acido folico che di vitamina B12.

Acido nicotinico

Pellagra
La carenza di acido nicotinico può condurre a pellagra, caratterizzata soprattutto da pelle ruvida.

L’effetto di questo enzima è molto simile a quello della vitamina B2; è quindi un enzima indispensabile per le varie funzioni metaboliche. Se l’alimentazione è scarsa di latte, carne e uova (proteine in generale), ma è ricca di granoturco e suoi derivati, allora il rischio di pellagra è notevole. Il nome di pellagra (pelle ruvida) indica uno dei segni principali della malattia. Essa inizia con una sensazione di bruciore alla pelle, seguita da una pigmentazione verso il bruno scuro e da ruvidità superficiali. La malattia è frequente in molti paesi mediterranei, nell’America Centrale e Meridionale e in India.