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Acido folico, cos’è?
L’acido folico, la cui denominazione risulta essere talvolta sotto il nome di folacina, vitamina M, vitamina B9, sodio folato, calcio leucovorina (calcio folinato) o folati, è una sostanza che fa parte del gruppo di vitamine B e che era già stata descritta con molti altri nomi prima che si scoprisse che tutti i nomi si riferivano a uno stesso composto. Questo risultato appare nella letteratura scientifica sotto i nomi di vitamina B10, B11, B12 e M, ed anche come fattore U, R o S.
Il nome acido folico derivata dal latino folium, che significa foglia, perché la sostanza veniva ottenuta da foglie verdi. Proprio come altre vitamine, l’acido folico ha funzioni importanti in un numero di processi metabolici, in modo particolare nella sintesi e rottura di un certo numero di aminoacidi e di proteina fibrinogena e filamentosa; quest’ultima è implicata nella coagulazione del sangue.
L’acido folico è elemento indispensabile all’attività di numerosi enzimi, ed è di vitale importanza nella sintesi degli acidi nucleici, cioè il materiale genetico cellulare. Pertanto è richiesto nei processi di crescita e di riproduzione, nella ematopoiesi (produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo), nello sviluppo e nel funzionamento del sistema nervoso centrale.
L’acido folico, da solo o in associazione, è generalmente ottenibile dietro presentazione di ricetta medica.
In quali alimenti si trova l’acido folico?
Le migliori fonti alimentari e naturali di acido folico sono rappresentate da verdura a foglia larga, funghi e fegato, radici commestibili di vegetali, arance, noci, legumi secchi e tuorli d’uovo.
L’acido folico si trova in abbondanza anche nel fegato di bue, piselli, indivia, barbabietole, cavoli e formaggi. Cucinare e conservare questi cibi può dar luogo ad una perdita fino al 50% di acido folico. Le necessità di acido folico dell’uomo non sono state ancora accuratamente determinate, ma si ritiene che siano di 0,5-1 mg al giorno.
Fabbisogno giornaliero di acido folico
Secondo i LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti), le dosi giornaliere ottimali di acido folico (in microgrammi) sono (i due valori si riferiscono rispettivamente a femmine e maschi):
- 14-18 mcg (dalla nascita a 3 mesi);
- 22-25 mcg (3-6 mesi);
- 29-32 mcg (6-9 mesi);
- 32-36 mcg (9 mesi – 1 anno);
- 43-46 mcg (1-3 anni);
- 63-66 mcg (4-6 anni);
- 90 mcg (6-9 anni);
- 200 mcg (dai 10 anni in poi).
Durante la gravidanza e l’allattamento le dosi vanno aumentate rispettivamente di 200 e 100 mcg.
In genere, una dieta ricca di frutta e verdura fresche è in grado di fornire la quantità necessaria di acido folico. Tuttavia, una lieve carenza è un fenomeno abbastanza frequente, che può essere compensato aggiungendo alla dieta quotidiana un frutto, una verdura cruda o un bicchiere di succo di frutta.
Spesso le integrazioni di acido folico (acquista qui) sono indicate durante la gravidanza e l’allattamento, per i neonati prematuri o sotto peso e per quelli allattati con latte di capra (il latte materno e quello vaccino forniscono invece un apporto sufficiente). Talvolta i medici prescrivono dosi aggiuntive di acido folico a pazienti in dialisi, o affetti da alcune malattie ematiche ed epatiche o da psoriasi, agli individui nei quali la capacità di assorbimento delle sostanze nutritive da parte dell’intestino è compromessa e in caso di etilismo grave. Le integrazioni di acido folico sono utili anche in presenza di farmaci che riducono l’acido folico disponibile: antiepilettici, antimalarici, contraccettivi a base di estrogeni, alcuni tipi di analgesici, corticosteroidi e chemioterapici antibatterici.
Sintomi da carenza di acido folico
La carenza di acido folico causa anemia, cioè scarsità di globuli rossi; questa malattia è caratterizzata da spossatezza, inappetenza, nausea, diarrea e perdita dei capelli. Spesso nella cavità orale si formano delle afte (vescicole ulcerate) e anche la lingua può infiammarsi. La carenza di acido folico può ritardare lo sviluppo nei neonati e nei bambini.
L’anemia viene in genere combattuta mediante somministrazioni giornaliere di 15 mg di acido folico insieme alla vitamina B12. Quando i sintomi si sono attenuati, si può ridurre la dose.
Sintomi di perdita indicanti una mancanza di acido folico non sono rilevabili in circostanze normali. Nella psilosi tropicale (caduta di capelli) si vede un tipo di anemia in cui il diametro dei globuli rossi è più grande del normale, mentre allo stesso tempo, può essere dimostrata una steatorrea (sostanze grasse nelle feci), un dimagrimento e una riduzione del numero di globuli bianchi. In generale l’acido folico provoca una favorevole influenza su questa situazione. Vi è anche un gruppo di sindromi in lattanti, donne incinte e persone che seguono diete a basso contenuto proteico, caratterizzate da anormalità nella circolazione sanguigna, alcune delle quali rispondono bene ed altre meno, alla terapia dell’acido folico.
Un consumo eccessivo di acido folico non produce effetti tossici. Tuttavia, può aggravare i sintomi di una contemporanea carenza di vitamina B12, e non va mai assunto per curare l’anemia se prima non sono state chiarite le cause di questo problema.