Acido pantotenico (vitamina B5)

Acido pantotenico, cos’è?

acido pantotenicoL’acido pantotenico (acquista qui), anche chiamato pantotenato di calcio, pantenolo, vitamina W o vitamina B5, è una sostanza che riveste un ruolo fondamentale nell’attività di molti enzimi. È inoltre essenziale per il metabolismo energetico dei carboidrati e degli acidi grassi, per la sintesi dei grassi, degli ormoni corticosteroidi e sessuali, per l’utilizzo di altre vitamine, per il normale funzionamento del sistema nervoso e delle ghiandole surrenali e per una crescita e uno sviluppo normali.
Le prime ricerche sul significato di acido pantotenico quale vitamina, furono effettuate all’inizio di questo secolo.
L’acido pantotenico è un costituente essenziale di ogni cellula vivente sia animale che vegetale e, gli organi di animali, il rosso d’uovo, le arachidi, sono buone fonti di questo composto.
L’acido pantotenico (vitamina B5), il pantotenato di calcio e il pantenolo sono contenuti in associazione in numerosi preparati per i quali c’è quasi sempre bisogno di ricetta.

In quali alimenti trovare l’acido pantotenico?

L’acido pantotenico (vitamina B5) è presente in quasi tutte le verdure, i cereali e i cibi di origine animale. In particolare fegato, rognone, cuore, pesce e tuorli d’uovo ne sono ottime fonti. Altri alimenti estremamente ricchi sono il lievito di birra, il germe di grano e la pappa reale, la sostanza di cui si nutrono le api regine.

La maggior parte delle diete contiene quantità sufficienti di acido pantotenico (vitamina B5). È probabile che la carenza di vitamina B5 si manifesti in associazione con malattie dovute alla carenza di altre vitamine del gruppo B, per esempio la pellagra e il beri-beri, oppure negli etilisti; in questi casi si ricorre a integrazioni del complesso B. Non esistono prove sicure che dosi elevate di questa vitamina, come alcuni ritengono, siano efficaci nel prevenire il processo di ingrigimento dei capelli, nel trattamento dei disturbi nervosi associati al diabete o in malattie psichiche. Così come accade con le altre vitamine del gruppo B, alcune situazioni particolari (come ferite, interventi chirurgici, malattie gravi e stress psichico) possono aumentare il fabbisogno di acido pantotenico.

Fabbisogno giornaliero di acido pantotenico

La necessità per l’uomo di acido pantotenico è valutata intorno a 5-10 mg per giorno e, sintomi di mancanza o perdita, vengono rilevati in paesi avanzati.
Il miglior modo di assicurare la presenza di tutte le vitamine nel corpo è quello di affidarsi all’approvvigionamento contenuto in una dieta normale. La tavola nutrizionale e le tavole che danno i contenuti di vitamine degli alimenti confermano abbondantemente questa affermazione. Le vitamine A, C ed E si hanno in quantità sufficienti nel latte materno.
Se la necessità di una particolare vitamina non può essere coperta da una dieta, devono essere somministrati preparati commerciali, come necessario, sia con la somministrazione della sola vitamina mancante, o possibilmente, con un così chiamato, preparato poli o multivitaminico, contenente molte vitamine. Questi preparati vitaminici devono contenere le più importanti vitamine nelle proporzioni giuste; questo, facendo riferimento soprattutto alle vitamine del gruppo B.
Le domande che il medico deve fare al riguardo dell’uso supplementare dei preparati commerciali di vitamine sono: chi dovrebbe essere trattato, quando dovrebbero essere trattati e per quanto tempo devono essere trattati.
Sebbene a questo riguardo gli schemi seguiti varino, in qualche modo la somministrazione di vitamina A, una delle vitamine solubili nel grasso, viene in generale indicato con i biberon per lattanti, durante i mesi invernali. La vitamina D dovrebbe essere somministrata dal 2° mese di vita continuamente fino alla fine del 3° anno e dopo di ciò dovrebbe essere data ogni inverno, fino al raggiungimento della pubertà.
La somministrazione della vitamina E viene indicata per neonati alimentati con biberon dal 2° mese di vita in avanti, la vitamina K al 1° e 2° giorno di vita, la vitamina C negli inverni dalla 2° settimana di vita al 15° anno.
La somministrazione di vitamina extra è importante specialmente per bimbi prematuri e gemelli.
Il solo pericolo associato con la somministrazione di vitamine è quello dell’apparizione di sintomi di malattia dovuti ad un eccesso di vitamine (iperavitaminosi). Questo pericolo non è comunque presente nel trattamento profilattico usando dosi adatte alle necessità del corpo.
Ogni qualvolta si verifichino inaspettati effetti collaterali è quasi invariabilmente associato ad una leggera o seria mancanza in uno dei fattori ereditari.

Sintomi di carenza da acido pantotenico

carenza di vitamina B5 (acido pantotenico)La carenza di acido pantotenico o vitamina B5 può provocare una scarsa concentrazione ematica di glucosio (ipoglicemia), ulcere duodenali, infezioni dell’apparato respiratorio e malessere generalizzato. I sintomi comprendono spossatezza, intorpidimento e formicolio agli arti, crampi muscolari, debolezza, confusione e mancanza di coordinazione.
Le dosi consigliate in caso di carenza sono di solito 5-20 mg al giorno.
Solitamente la dieta contiene sempre quantità adeguate di acido pantotenico. Per mezzo di esperimenti con sostanze che contrappongono l’effetto dell’acido pantotenico (antivitamine) è stato comunque possibile ottenere sintomi di carenza di vitamina B5 come affaticamento, debolezza muscolare e aumento del ritmo del polso, in un certo numero di volontari. In cavie da esperimento, delle mancanze serie provocano manifestazioni della pelle ed ingrigimento dei peli.
Il meccanismo di azione di un certo numero di altre vitamine o sostanze sospette di essere tali, o non sono conosciuti o lo sono insufficientemente, oppure non sono stati dimostrati i sintomi da carenza. Queste sostanze sono tuttora oggetto di studi approfonditi. Vi è ancora una certa confusione per quanto riguarda la nomenclatura delle diverse vitamine.
Per quanto riguarda i sintomi e i rischi di un consumo eccessivo, nei test, dosi di 1000 mg o più di acido pantotenico non hanno causato effetti tossici. Si ritiene che il rischio di tossicità sia estremamente basso, in quanto l’acido pantotenico è una vitamina idrosolubile e non si accumula nei tessuti.
L’eventuale eccesso viene rapidamente eliminato per via urinaria. Consumi elevati (10-20 g) di questa vitamina possono provocare diarrea.